Giovanni Plana

giovanni plana

Giovanni Antonio Amedeo Plana nacque a Voghera da Antonio Maria Plana e Giovanna Giacoboni il 6 Novembre 1781. Fu uno dei più importanti scienziati italiani dell'Ottocento. I suoi interessi principali riguardavano la matematica, l'astronomia e la geodesia. Nel 1800 venne ammesso all'Università all'école polytechnique di Parigi (classificandosi ottavo su cento concorrenti), dove fu allievo di Lagrange , Laplace, Legendre e Fourier. Rientrato in Italia, divenne professore di matematica alla Scuola imperiale di Artiglieria e nel 1811 ottenne la cattedra di astronomia all'Università di Torino,aggiudicandosi anche la nomina (a vita) di "astronomo reale". Nel 1815 passò alla cattedra di calcolo infinitesimale, incarico che manterrà per cinquant'anni, Nel 1820 fu tra i vincitori di un premio indetto dall'Accademia delle scienze francese per la costruzione di tabelle lunari basate esclusivamente sulla legge di gravitazione universale. Tra il 1831 e il 1835 Plana costruì il Calendario Meccanico Universale. Tra gli studi più importanti sono da annoverare le ricerche sul movimento della Luna, confluite in un'opera fondamentale di tre volumi "Théorie du mouvement de la lune", iniziata con Francesco Carlini e poi completata da solo nel 1832. La sua teoria della Luna, fu addottata dall'Ammiragliato inglese per predisporre le tavole di navigazione in dotazione alle navi della Regina. Dal 1851 alla morte fu presidente dell'Accademia delle Scienze di Torino. Ricoprì anche la carica di Presidente del Consiglio Superiore dell'Istruzione del Regno,del Collegio di studio dell'Accademia militaria e fondò in collaborazione a Lagrange, su commissione di Vittorio Emanuele I, l'Osservatorio Astronomico di Torino. Fu inoltre socio dell'Accademia dei XL, dell'Académie des Sciences di Parigi e delle Royal Society di Londra (dal1827) e Edimburgo (dal 1835). Ottenne numerosi riconoscimenti in Italia e all'estero, come la medaglia Copley della Royal Society (1834), la Medaglia d'Oro della Royal Astronomical Society (1840), il titolo di barone e la nomina di senatore nel primo Senato italiano (1861). Il cratere Plana della Luna porta il suo nome. La città di Torino e la sua città natale, gli hanno intitolato una via ed una scuola. Morì il 20 Gennaio 1864, all'età di 83 anni e venne sepolto nel Cimitero Monumentale di Torino.

Cappella dei Mercanti

giovanni plana

La Cappella dei Mercanti, Negozianti e Banchieri, sita al numero 25 di via Garibaldi, Torino è stata progettata da Pellegrino Tibaldi, iniziata nel 1577 ed eretta nel 1692 per fornire alla Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti di Torino uno spazio di incontro e di preghiera. Dalla fine del Seicento la sacrestia si è arricchita di preziose testimonianze artistiche in stile barocco e contiene diversi oggetti sacri, quali 12 grandi dipinti ispirati al tema dell'Epifania, statue di papi in legno dipinto, arredi lignei (i banchi, la cantoria e l'organo) e marmorei (l'altare). Il pittore Stefano Maria Legnani realizzò le volte affrescate, con temi incentrati sulla "Storia della Salvezza" tratti dell'Antico e del Nuovo Testamento. Ma senza dubbio l'oggetto più famoso è il Calendario Meccanico di Giovanni Plana, che copre un periodo di 4000 anni (compreso il calcolo delle lunazioni, dei giorni della settimana e delle festività cristiane).

Calendario Meccanico Universale

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Tra il 1831 e il 1835 Plana realizzò un calendario valido per 4000 anni, chiamato Calendario Meccanico Universale, ad oggi custodito nella Cappella dei Banchieri e dei Mercanti, in via Garibaldi 25 a Torino. E' un oggetto che risale a quasi 150 anni fa, ma anticipatore di tecnologie applicate parecchi anni dopo nei computer. Composto da memorie a tamburo, a disco e nastro, con mezzi di accesso e di lettura azionati da ruote dentate, catene e viti, è un vero e proprio computer. Costruito essenzialmente con legno e carta, è un oggetto straordinario che racchiude al suo interno circa 46 mila dati. Tramite un ingegnoso sistema di numerose ruote dentate, catene e viti permette scegliendo un giorno, un mese e un anno qualunque (dall'anno 1 all'anno 4000) di identificare, il giorno della settimana corrispondente, le festività, i cicli lunari e le mare relativi a quell'anno . Per realizzare questa opera di straordinaria portata per il suo periodo storico, Plana dovette fare numerose considerazioni astronomico-matematiche e superare non poche difficoltà sia di ordine concettuale, che tecnico-pratiche. E sono numerose le variabili di cui ha dovuto tener conto per arrivare ad una realizzazione tale da conciliare giorni, settimane, mesi, anni, secoli, lune, solstizi, equinozi e festività fisse e mobili. Inoltre, in quanto calendario universale, l'ingegnosa costruzione, riconosce sia il calendario giuliano, che quello gregoriano introdotto nel 1582 in seguito alla riforma di Papa Gregorio XIII che disconosce il calendario Giuliano e che per mettere d'accordo la natura e il calendario, dovette stabilire che a giovedì 4 ottobre 1582 seguisse immediatamente venerdì 15 ottobre, cancellando dieci giorni.